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venerdì 3 dicembre 2010

Rifiuti ingombranti, tossici e pericolosi lasciati a marcire lungo i canali. Il Comune cosa fà?

“Non effettuare i lavori dovuti è una cosa disdicevole per un’amministrazione che ha come compito proprio quello di accudire il territorio, ma lasciare i lavori a metà è ancor più da condannare: non è solo inaccettabile, è stupido”.
A parlare è Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione di cittadini Progetto Futuro, che torna sul caso dei canali di bonifica nel territorio di Fiumicino: “Il Consorzio di bonifica, con il quale si è finalmente trovato un proficuo scambio di opinioni e di fattiva collaborazione, ha provveduto come promesso a fare la sua parte. Ha mandato – spiega Russo D’Auria - i macchinari a tagliare gli argini, ha fatto in modo di accatastare i rifiuti che nel tempo si erano accumulati proprio sotto alle canne, ha provveduto a riparare le sbarre che delimitano il passaggio proprio per evitare nuovi scarichi non autorizzati di materiale. E il Comune cosa fa? Vanifica tutto questo lavoro infischiandosene dei rifiuti, non smaltendoli e rendendo le sponde dei canali pericolose bombe ambientali ad orologeria con amianto, oli esausti e altro materiale. Per non parlare di lavatrici, gomme, materiale di risulta.  Se non verranno portati via, quei rifiuti verranno nuovamente sommersi dalle erbacce, e su quelli c’è il rischio che vengano gettati altri rifiuti. Una situazione che si avvita su se stessa e che ha bisogno, invece, di una presa di posizione decisa. Il Consorzio ha fatto la sua parte, il Comune ancora no. Eppure – prosegue Russo D’Auria - ha una schiera di persone adatte al controllo (vigili urbani, guardie ecologiche, ecc) e soprattutto gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Cosa si aspetta ad intervenire?”

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